La trinità : un abbraccio eterno


DOMENICA 19 giugno 2011
Solennità  della Santissima Trinità 

In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perchè chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchè il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già  stato condannato, perchè non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
(dal Vangelo di Giovanni 3,16-18)

E’ di notte il momento nel quale si svolge il dialogo tra Gesù e questo capo dei Giudei, Nicodemo. Questa domenica ne ascoltiamo un frammento che cerca di fare un po’ di luce su Dio.
La notte che avvolge Nicodemo e Gesù e il loro dialogo, sembra la stessa che avvolge noi quando ci sentiamo bloccati dalle difficoltà  della vita e dai dubbi. Il buio nel mondo aumenta quando nasce una nuova guerra tra le nazioni e dentro un popolo, quando la corruzione si infiltra ovunque, nella politica e anche nello sport, quando nelle famiglie si perde l’ascolto e l’unità … Anche nella Chiesa e nelle singole comunità  la luce si spegne quando si perdono di vista le parole del Vangelo e hanno più spazio le parole umane e quando i pregiudizi hanno la meglio sull’accoglienza.
Il buio che avvolge il mondo e la Chiesa fa si che non si riesce più a riconoscere i lineamenti del fratello, non si comprende più la sua sofferenza e i suoi desideri, e diventa solo un fastidio da eliminare o un mezzo da sfruttare. Il buio negli occhi dei cristiani fa si che non si riesce più a riconoscere nel volto dell’uomo e della donna i lineamenti di Cristo stesso… e la parola “Trinità ” diventa un concetto teologico che si può forse spiegare ma non scalda il cuore e non illumina lo sguardo.
Le parole di Gesù a Nicodemo non sono le parole del ragionamento teologico, ma sono a fondamento della teologia, che ha il compito di spiegare senza tradire il pensiero del Vangelo.
La Trinità  di Dio (una sostanza in tre persone divine) si spiega a partire dalle prime parole di questo frammento di Vangelo: “…Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio…”
E’ in questo amore che possiamo capire Dio e la sua realtà  più intima. E’ un amore che nella storia raccontata dalla Bibbia si è alla fine rivelato come Dio Padre che ama il Figlio con un amore che è lo Spirito. E’ un amore così perfetto che fa’ dei tre (Padre, Figlio e Spirito) una cosa sola, senza isolare questa Trinità  nella sua beatitudine, ma tirando dentro anche l’uomo, che ha in Dio il modello, perchè siamo fatti a sua immagine e somiglianza.
E’ quindi nell’amare che possiamo capire Dio. La Trinità  è infatti una esperienza di amore che solo amando possiamo comprendere e trovare così luce.

    Ovunque nel mondo c’è impegno per la pace, per la giustizia, per la fratellanza e la carità , là  Dio è più comprensibile per quel che è realmente.
    Dove infatti c’è violenza e paura allora Dio è compreso come giudice implacabile e castigatore. Ma come dice Gesù: “…Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchè il mondo sia salvato per mezzo di lui…”
    Tempo fa mi ricordo di aver visto su internet il video di diversa gente che nel mondo si era impegnata a dare “abbracci gratis” a chiunque incontrava. Era una specie di provocazione che nella sua semplicità  ha dentro un bel messaggio. L’uomo (ogni uomo, anche quello che sembra non rendersene conto) ha desiderio di conoscere Dio. Un abbraccio gratis forse è un buon inizio per spiegare chi è il nostro Dio, Uno e Trino: Padre, Figlio e Spirito in un abbraccio eterno e talmente stretto da non poterli mai separare…


Giovanni don

12 comments

  1. Sono di nuovo io dopo tanto tempo dall’ultimo commento, Daniele82, e ho notato che l’altro Daniele (senza 82) ha fatto commenti in diversi argomenti ultimamente e spero che non mi confondete con quello.
    Comunque, ancora un’altra volta è difficile nella mia testa capire la “filosofia” ogni volta che si parla di una terza persona “divina”. Il Figlio a differenza dal Padre e dallo Spirito, è stato unico ad essere un essere umano, oltre un essere divino.
    A volte penso che lo Spirito siamo noi quando diamo come la vignetta sopra l’abbraccio (ed altre cose belle) agli altri, nel nome del Figlio e del Padre!
    Credo che se diamo l’abbraccio senza il nome del Figlio e del Padre, il nostro Spirito è diverso, credo sia un spirito maligno.

    Ps. Ogni volta che leggo “La Trinità di Dio (una sostanza in tre persone divine)…”, provo un vuoto per la terza persona divina!

  2. Questo è il Mistero per il quale le altre religioni sembrano distanti dalle nostre, e musulmani ed ebrei ritengono non credibile il cristianesimo; e addirittura parlano di politeismo. Ma anche molti cristiani non riescono a capire. I preti fanno ciò che possono per spiegare, ma obiettivamente non è facile. Solo soffermandosi a lungo su questo mistero si può cogliere, almeno in parte, la verità . La vignetta, molto carina, spiega; anche il discorso di don Giovanni spiega, ma si deve dire che quella che per noi è una intuizione, per gli altri resta mistero.Un dato di fatto è che al centro c’è l’Amore, il cuore del cristianesimo: l’Amore di Dio Padre, l’Amore di Gesù Cristo;amore reciproco e amore indirizzato all’uomo e alla sua salvezza. Lo Spirito Santo è l’espressione di questo amore,effuso su di noi, che lo manifestiamo nell’amore verso gli altri.Tre Persone,un unico vero Dio.

  3. Quando ero sulla strada della conversione ma non lo sapevo ancora, ascoltai una lezione dell’Abate di Monte Uliveto Maggiore, nella quale parlò dello Spirito Santo.
    Disse tante cose ma mi sono rimaste quelle che allora potevano restare in chi non aveva nessuna idea di Dio, della divinità , della Trinità .
    Ma disse una cosa che mi fece vedere la “somiglianza dell’Uomo a Dio: «Lo Spirito Santo è RELAZIONE tra il Padre ed il Figlio, relazione d’Amore». E mi colpì tanto perchè per fare un pallidissimo paragone che potesse avvicinare a capire, la paragonò a quella relazione umana che più può rappresentare una relazione intensa, intensissima, dove nel massimo della relazione si perde anche il controllo di se stessi sapendo che quella perdita di controllo non va perduta ma è donata, raccolta, nell’Amore che unisce nella relazione.
    “Credo nello Spirito Santo, che è Signore e PROCEDE DAL PADRE E DAL FIGLIO…
    Una Processione Divina nella quale lo Spirito relaziona divinamente il Padre con il Figlio ed il Figlio con il Padre in quella massima relazione d’Amore Divino che non può che essere Divina.
    Grazie,
    Dario

  4. La mia esperienza di vita, da un po’ di tempo a questa parte, non somiglia molto a quello che scrivi in positivo: mi sento spesso “un fastidio da eliminare” o qualcosa del genere.
    Resta il fatto che quello che scrivi, per quanto possibile, ci prova davvero a riscaldare il cuore e moltiplicato dalla grazia di Dio un po’ ci riesce anche.
    Che dici (dite): ce lo possiamo regalare quell’ “abbraccio gratis”? Penso che possa anche essere una bella testimonianza per chi ci incontra (anche su internet). Del tipo: “Guardare come si amano!

  5. mi si riempie il cuore ogni qual volta leggo argomenti sulla trinità . è una cosa cosi stupenda e meravigliosa e il suo “mistero” la fa ancora più preziosa, il mistero quello inspiegabile è solo per i duri di cuore, per quelli che non si lasciano travolgere dal meraviglio e vero amore di Dio e non si lasciano andare nella irragionevolezza.. infondo quando si ama alla follia la ragione vien messa da parte.. perchè non farlo anche con Dio?l immagine di Don Giovanni è fantastica rispecchia appieno la Trinità , ma possiamo immaginare i 3 strati dell acqua, l unione di due persone e la nascita del figlio, e ci sono altre modi per rappresentare la Trinità per la ragione umana, ma Dio è sempre e comunque elevato!
    @->->->

  6. ricordo un’ illuminante spiegazione della Santissima Trinità ,riportata dal Don, ma nn sua,(mi pare fosse di un sacerdote che aveva a che fare con ragazzi di povera estrazione sociale):
    Le tre persone della Santissima Trinità non sono Uno + Uno + Uno, che farebbe tre, ma Uno x Uno x Uno, con la doppia accezione del termine ‘per’, in cui non solo il risultato è comunque Uno, ma l’Uno per l’Altro,per ciascun Altro.
    Questo è l’Amore !
    Grazie, Don, x quella bellissima e semplice spiegazione!
    Evviva le cose rivelate ai piccoli…ne possono usufruire anche ‘i grandi’…

  7. Caro Don, in questi giorni ho molto ripensato agli scambi di vedute su questo blog.
    E penso proprio che le tue parole oggi siano indirizzate a me.
    O almeno, le ho molto sentite indirizzate a me.

    Chiedo quindi perdono.

    Devo quindi ricercare un nuovo equilibrio nel presentare (quando non difendere) le questioni teologiche.
    Anzi, forse il già arrivare a doverle difendere è già un aver perso l’altro, già un non Amore verso il prossimo. Che come mi ricordi, forse ha dei dubbi, delle fragilità … oppure ha semplicemente un cammino diverso dal mio.

    Ho molto apprezzato le tue parole sulla Teologia nel passaggio:

    “Le parole di Gesù a Nicodemo non sono le parole del ragionamento teologico, ma sono a fondamento della teologia, che ha il compito di spiegare senza tradire il pensiero del Vangelo.”

    Ecco forse basta questo.
    Basta affermare il Vero:
    “la Teologia, ha il compito di spiegare senza tradire il pensiero del Vangelo”.

    Alla Messa a cui ho partecipato, l’argomento è stato affrontato con il racconto di Sant. Agostino e del bambino che voleva mettere nella sua buca il mare intero.
    Come possiamo noi così limitati comprendere un Amore così infinito?
    🙂

    Un abbraccio a tutti.
    Francesco

  8. Leggo le parole del Vangelo, appena terminata la celebrazione della S.Messa di domenica, giorno della Santissima Trinità . C’è una frase di Gesù che mi sconvolge: chi crede in Lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato. Penso agli atei, ai dubbiosi,a quelli che come me credono.. di avere la Fede e mi dico: c’è già una sentenza scritta, di condanna! E’ terribile. Poi rifletto su quanto mi è stato insegnato e ricordo la Misericordia divina. E’ vero, la sentenza è scritta ed è irrevocabile come ogni sentenza definitiva. Però la possibilità di revisione di essa – lo sento nel mio cuore- è immediata ed altrettanto irreversibile, senza tanti orpelli terreni. Basta chiedere a Dio di applicare le sue leggi e non quelle dei poveri uomini. E poi rispettarle. Sbaglio? Un caro saluto, Massimo

  9. @Massimo
    non farti sconvolgere da quella sentenza.

    Prima il contesto: Gesù si è già scontrato con i Giudei (che nel Vangelo di Giovanni sono i capi religiosi) nel cap.2. Lì essi hanno manifestato la loro incredulità , che a ben vedere è un rifiuto per convenienza: avevano trasformato il tempio in un mercato (e prostituito l’immagine di Dio) per la loro convenienza e non erano disposti a rinunciarci per niente al mondo.

    Poi, la condanna è al passato (“è già stato condannato”) e si riferisce alla reazione mostrata in precedenza dai Capi Religiosi (“perchè non ha creduto”).

    Per concludere:
    1)non c’è alcuna condanna da attendere nel futuro ad opera di un Padre che non condanna, ma AMA!
    2)chi rifiuta la proposta di vita autentica di Gesù per il proprio interesse (e tornaconto) ha già scelto la propria condanna: semplicemente ha già rifiutato di vivere in pienezza (donandosi all’altro), per continuare ad essere schiavo (dei soldi, del prestigio, del dominio).

    Quindi non mi preoccuperei tanto di atei, dubbiosi, ecc., quanto piuttosto dell’atteggiamento di vita di ogni persona: chi è aperto alla vita, agisce in libertà , con generosità , seguendo la propria coscienza prima di tutto, conosce già il “nome” (cioè l’essenza profonda) di Gesù!
    Il problema piuttosto è la vita grama che conducono quelli che si chiudono alla vita in nome del proprio interesse…

  10. @Massimo: la possibilità di salvezza è data anche anche agli atei.

    Sulla (sempre ottima) BussolaQuotidiana, ho letto questo bell’articolo, pubblicato qualche giorno fa, circa l’adorazione eucaristica, in cui riportava casi di Atei convertiti.
    ( Per chi è interessato lo può ancora leggere integralmente qui
    http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-non-c-evangelizzazionesenza-adorazione-2226.htm
    )

    Ne riporto qui sotto il pezzetto che tratta questo aspetto:

    “-… Però possiamo dire che sono tante le persone che, cominciando un cammino di conversione, si sono sentite attratte da questa presenza. A volte invece si trova maggiore resistenza presso fedeli che sono da sempre in chiesa e altre ancora succede che qualche sacerdote la rifiuti per una falsa ermeneutica secondo la quale l’Eucarestia non ci è data per essere adorata.

    – Fino a questo punto?
    – Eppure il Papa ci ricorda spesso, citando Sant’Agostino, che nessuno mangia di questa carne senza adorarla.

    – Che cosa dà di più l’Adorazione rispetto alla Comunione?
    – Non è un di più, ma è un prolungare, un approfondire il momento dell’incontro. Prendiamo ad esempio il momento della messa dopo la comunione. Giovanni Paolo II faceva dieci minuti di ringraziamento, invece spesso – anche se di questo mi accorgo soprattutto all’estero – la gente sopporta non più di tre minuti, dopo di che comincia ad agitarsi, a tossire, a muoversi.

    – Viviamo nella società dell’immagine. Come fate a spiegare che l’Eucarestia non è solo un simulacro?
    – Senza la Grazia di Dio è impossibile, eppure ho visto persone lontanissime da Dio che si dicevano atee o agnostiche e che ora sono adoratori. Chi ha fatto questo? Il Signore, mi rispondo. ”

    Come dice anche il nostro Don nel post:
    “L’uomo (ogni uomo, anche quello che sembra non rendersene conto) ha desiderio di conoscere Dio”

    … ecco io penso che quando l’uomo si mette in ricerca, in realtà è Dio che fa il primo passo.
    Ed allora si scoprirà che in realtà Lui è sempre stato li ad attenderci.

    Almeno … questa è la mia esperienza.
    🙂

    Un abbraccio gratis a tutti!
    (ma l’abbraccio che sazia per sempre non è certo il mio … ma è il Suo)

    Francesco

  11. @Francesco
    A quanto hai scritto aggiungerei solo una cosa, riguardo all’abbraccio:
    “Cristo non ha mani, ha soltanto le nostre mani…”
    Lui cerca sempre il nostro povero, piccolo aiuto per fare cose grandi, specialmente per andare incontro a chi lo cerca, forse senza saperlo!
    Ricambio ed estendo l’abbraccio gratis, speriamo, nel Signore, di riuscire a farlo arrivare a tutta l’umanità !

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