Gesù, l’anti-re

Cristo Re amoRe (colored)
DOMENICA 24 novembre 2013

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perchè riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità  io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
(dal Vangelo di Luca 23,35-43)

Amo molto la fantascienza e specialmente i film e telefilm di fantascienza.
Una delle serie televisive di fantascienza che da piccolo mi hanno molto appassionato (e che ho rivisto tantissime volte anche in seguito) è Spazio 1999. Si tratta di una serie televisiva coprodotta nei primi anni 70 dalla Rai e dalla televisione britannica, che narra le avventure degli abitanti della base Alpha costretti a viaggiare nello spazio sulla Luna, che una esplosione nucleare ha sparato fuori dall’orbita terrestre. In una delle prime puntate, dal titolo “Questione di vita o di morte”, i protagonisti vengono a contatto con un pianeta che potrebbe essere adatto per essere abitato e porre così termine al loro esilio spaziale forzato. L’ambiente è bellissimo e apparentemente perfetto per loro, ma in realtà  nasconde un terribile segreto. Stanno per sbarcare, ma si scopre che tutto il pianeta, compreso l’unico abitante, sono fatti di anti-materia. Gli abitanti della base lunare Alpha e la stessa Luna stanno per essere distrutti, perchè a contatto con l’anti-materia la materia si disintegra.
Gesù, in questa ultima domenica dell’anno liturgico, che precede l’inizio dell’Avvento, ci viene presentato come Re dell’universo. E’ un titolo, quello di Re, che ci viene proclamato più volte nel racconto della passione. Anche sulla sua croce c’è scritto questo, e il vangelo ci racconta come proprio quel titolo affibbiato a questo sovvertitore delle tradizioni del Padri, non andava giù ai suoi nemici religiosi.
La scritta posta sulla croce è letta probabilmente anche da uno dei due malfattori crocifissi con Gesù, che invece di lamentarsi e protestare, vede nel moribondo accanto a se, che indossa la corona di spine, la via d’uscita anche per lui da quella situazione di morte. Lui lo vede realmente il Re!
Gesù è Re… anche se mi verrebbe da dire, sulla scia del telefilm di Spazio 1999, un anti-Re. E sono molti i segni che ci dicono che la regalità  di Gesù è totalmente opposta a quella umana: ha una corona, non dorata, ma di spine; l’unico vestito che indossa non è fatto di materiale prezioso, ma è la sua pelle nuda e rossa di sangue; è innalzato su un trono che non è quello d’oro o di marmo nelle sale regali dei palazzi, ma è una croce di legno innalzata su uno sperone di roccia fuori dalla città ; attorno a se non ha schiere di sudditi inginocchiati e sottomessi, ma ha una folla che urla e impreca contro di lui e i suoi amici sono lontani…
Eppure nonostante questo Gesù è un vero Re, e il malfattore appeso vicino a lui ci vede bene riuscendo a comprendere che proprio quei segni anti-regali sono espressione perfetta dell’identità  di Gesù e del suo stile di regno.
Gesù è un anti-re, perchè non ha potere, ma amore. E’ in questo amore totale e fino al dono totale di se, che sta la sua forza.
Se nel telefilm l’anti-materia porta alla distruzione della materia messa vicino, anche Gesù è quell’anti-re che distrugge la visione umana del regnare, e sostituisce il potere con l’amore.
L’anti-regalità  di Gesù è venuta nel mondo per rovesciarlo e distruggere tutto quello che allontana dall’amore di Dio e che rende il mondo disumano. Il Vangelo mette questo malfattore come esempio di fede perchè è l’unico così vicino a Gesù da accorgersi della sua vera identità  e del suo amore. Anche in questo il Vangelo diventa come l’anti-materia del telefilm: un uomo che apparentemente non ha nulla da insegnare e che per la società  civile e religiosa è solamente da commiserare e tenere distante, in realtà  possiede una profondità  d’animo che colpisce lo stesso Gesù. Infatti solo a lui il Signore crocifisso rivolge una parola di vita: “oggi con me sarai nel paradiso”.
In questo anno liturgico che si chiude e in vista dell’inizio dell’Avvento, guardiamo con attenzione alla nostra storia e agli incontri vissuti nei quali il regno di Dio si è mostrato con tutta la sua forza rivoluzionaria. Facciamo come il malfattore e allunghiamo lo sguardo e il desiderio di entrare in questo regno di Dio che dal punto di vista umano (dove regnano spesso solo il potere dei soldi, lo stile della violenza, la ricerca del proprio ed esclusivo bene…) è un anti-regno.
Guardiamo con fiducia a Gesù, l’anti-re, che proprio nel momento della sua massima debolezza umana, regala il paradiso e un nuovo modo di vedere e affrontare la storia.

Giovanni don

Cristo Re (colored)

9 comments

  1. Grazie don. Ma la settimana prossima cerca di anticipare il commento.
    Le vignette sono bellissime, mi piaca che “re”sia diminuitivo di “amore”. Dpmani lo dico alla paraliturgia dei piccoli che animo.Saluti

  2. Grande questo Dio che al buon ladrone non chiede spiegazioni sulla sua vita passata, non chiede di confessare i suoi peccati, alui che chiede solo di ricordarlo, Gesù fa il dono grandioso del paradiso.
    Quanto tempo ho perso a guardare le mie mancanze, le mie fragilità , i miei peccati, con l’ansia di non essere degna prima di accostarmi a Gesù, invece Lui è lì su quel trono d’amore ad aspettarmi e a dirmi di di amarlo così come sono senza aspettare di essere perfetta. Grazie Gesù!

  3. Gesù è l’unico SALVATORE.E’ morto per noi ed è risorto ,prendendo dimora tra gli uomini e dentro di noi. Il giorno del Battesimo io divento figlia di Dio Padre e tempio in cui dimora la TRINITA’.
    Ad ogni suo figlio il Signore dice:- Oggi sarai con me nel paradiso-.Non è una verità che si realizza nella vita eterna, ma quotidianamente su questa terra perche chi sta con Gesù,chi non si allontana da Gesù è già in paradiso.
    A te la gloria nei secoli, Gesù ,SIGNORE e RE dell’universo.

  4. Bella la vignetta!

    Mentre sostenere che Gesù sia ANTI-Re (cioè contro??? a prescindere????) è rischioso, e può essere male interpretato il senso.

    SPIEGO:
    Essere Re è sbagliato?

    Ovviamente non può essere così.

    Un Re viene giudicato da cosa farà da re, dai suoi gesti, leggi, verso il suo popolo.

    Ecco che Gesù diviene il metro su cui noi possiamo misurare tutte le azioni (mai le persone), l’ultimo grado di giudizio che non può essere giudicato, il giudice (o Re) supremo:

    O appunto:
    il Re dei re.

    🙂

  5. “Anche in questo il Vangelo diventa come l’anti-materia del telefilm: un uomo che apparentemente non ha nulla da insegnare e che per la società civile e religiosa è solamente da commiserare e tenere distante, in realtà possiede una profondità d’animo che colpisce lo stesso Gesù. Infatti solo a lui il Signore crocifisso rivolge una parola di vita: “oggi con me sarai nel paradiso “. E’ vero, don Giovanni. Da fisico, apprezzo molto l’accostamento materia-antimateria. E dirò che è dimostrato come quando la materia incontra l’antimateria, la materia si distrugge producendo un quanto di luce. L’accostamento può essere fatto anche con Gesù. Quando il potere umano Lo incontra questo si distrugge perchè si produce anche in quest’occasione una luce: la luce del Signore, la luce dell’Amore. Facciamo in modo che i quanti prodotti siano davvero tanti. Aiutaci, Signore!!!!!!!!

  6. @Francesco B
    l’espressione “anti-Re” è ovviamente provocatorio, nel senso spiegato nel commento, cioè a partire dall’immagine del telefilm di fantascienza dove l’antimateria distrugge la materia… anti-re significa un re che mette in crisi e vuole eliminare un modo molto umano di essere re, dove prevale il potere con tutti i suoi segni che in Gesù sono opposti.
    E poi anche Gesù una volta che erano venuti per farlo Re nel senso umano lui se l’è data a gambe (Giovanni 6,15)

  7. @Giovanni don (Gioba)
    Grazie Don per il dialogo.
    e per la tua precisazione in cui spieghi “l’espressione “anti-Re è ovviamente provocatorio”.

    In questi tempi di ANTI-Politica, ANTI-Istituzioni, … ANTI-Clericalismo
    si rischia di leggere in “Gesù, L’anti-Re” una legittimazione di Gesù ai Black-Block o agli Anarchici (anche loro, se potessero, farebbero polverizzare come antimateria le istituzioni).

    PS.
    Come vedi anche io uso la figura retorica della provocazione quando serve.
    🙂

  8. ” La politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità , perchè cerca il bene comune.[174] Dobbiamo convincerci che la carità « è il principio non solo delle micro-relazioni: rapporti amicali, familiari, di piccolo gruppo, ma anche delle macro-relazioni: rapporti sociali, economici, politici ».[175] Prego il Signore che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società , il popolo, la vita dei poveri! È indispensabile che i governanti e il potere finanziario alzino lo sguardo e amplino le loro prospettive, che facciano in modo che ci sia un lavoro degno, istruzione e assistenza sanitaria per tutti i cittadini. E perchè non ricorrere a Dio affinchè ispiri i loro piani? Sono convinto che a partire da un’apertura alla trascendenza potrebbe formarsi una nuova mentalità politica ed economica che aiuterebbe a superare la dicotomia assoluta tra l’economia e il bene comune sociale.”

    ESORTAZIONE APOSTOLICA
    EVANGELII GAUDIUM
    DEL SANTO PADRE
    FRANCESCO

    http://www.vatican.va/holy_father/francesco/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20131124_evangelii-gaudium_it.html

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