la tentazione di vincere sempre

domenica 10 febbraio 2008
Prima domenica di Quaresima

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In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà  l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città  santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà  ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perchè il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Và ttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
(dal Vangelo di Matteo 4,1-11)

Obama contro Clinton, cristiani contro mussulmani, Microsoft contro Apple, destra contro sinistra… e poi vicino di casa contro vicino di casa, collega contro collega, figli contro genitori, marito contro moglie…
Viviamo in un mondo di lotte e di continue contrapposizioni a livello politico, religioso, culturale, sociale, economico e anche al nostro livello personale di vita familiare e lavorativo.
Lo scopo della vita sembra continuamente vincere battaglie e assicurarsi il posto dalla parte del vincitore. Siamo in continua ansia da guerra, anche dentro noi stessi quando scopriamo qualcosa contro cui lottare e cerchiamo di vincere al più presto possibile: un difetto fisico, un vizio o una malattia.
Gesù si reca nel deserto e nella sua lotta contro il diavolo sembra davvero prendere su di se tutte le nostre battaglie umane. Nella lotta di Gesù nel deserto c’è anche quella lotta iniziata con Adamo e Eva che, ingannati dal serpente, hanno visto Dio come nemico della loro libertà  e hanno iniziato quella contrapposizione tra Dio e l’uomo che ancora oggi segna l’umanità . E sembra che la battaglia tra Dio e l’umanità  si risolva affilando le armi e schierandosi con Dio o contro di lui: da una parte coloro che obbediscono a Dio e ai dettami della religione e dall’altra invece chi è contro Dio e la religione.
Ma davvero Gesù nel deserto lotta contro il diavolo?
E’ questo quello che ci racconta il Vangelo?
Ma davvero lo scopo della nostra vita è vincere sempre, subito e definitivamente?

Mi sembra che la vera tentazione contro la quale “lotta” Gesù sia proprio quella di vincere e di superare subito e definitivamente ogni ostacolo.
Il diavolo è proprio qui che vuole colpire a morte Gesù nella sua missione appena iniziata: non gli propone cose apertamente sbagliate. Gli propone di superare la fame fisica, di avere subito risposta da Dio nei problemi e di avere un potere illimitato sul mondo (quanto bene farebbe se Gesù diventasse il presidente degli Stati Uniti oggi??? No?)
Ma Gesù non è venuto per vincere. Non è venuto per mostrarsi potente e senza problemi.

    Gesù non è venuto a vincere nessuna battaglia.
    E’ venuto per amare, per condividere la vita dei perdenti, degli affamati, dei deboli.
    E’ venuto proprio a mostrare che Dio non è un nemico e che non vuole avere nemici.
    Gesù scende nel deserto per farci capire che nei nostri deserti e nelle nostre fragilità  umane fatte di fame, debolezza e anche peccato, non siamo soli e non siamo senza speranza.
    Dio non è come il distributore delle merendine della stazione dove basta inserire l’importo richiesto (pregare quanto? Dove?) e premere il tasto giusto (quale la preghiera migliore?) ed ecco lo snack (ecco il miracolo che volevo)!
    Siamo nel deserto sempre e non solo io e te, ma anche altri che conosciamo poco o che non conosciamo, ma che condividono con noi la fragilità  fisica e spirituale della vita umana. E Gesù entra e rimane in questo deserto ed è con noi, come noi.
    Non cediamo anche noi alla tentazione di vincere a tutti i costi. Non cediamo alla tentazione di vivere anche la vita spirituale come battaglia da vincere subito e magicamente.
    Accettiamo la nostra vita nella sua precarietà  come ha fatto Gesù. Sentiremo le parole della fede come pacificanti e piene di speranza. Saremo beati (come ci ricorda lo stesso Gesù) non perchè perfetti, ma perchè amati.
    La Pasqua (cioè la Vita che vince la morte) non è un premio da conquistare ma un dono che Gesù ha ricevuto e che è disposto a donarci. E la nostra vita è come questa quaresima che è appena iniziata, cioè è deserto e fragilità , ma è anche speranza di avere Gesù con noi. E come la quaresima non si può accorciare e la Pasqua non arriva il giorno del calendario che vogliamo noi, così anche la vita ha i suoi tempi che non possiamo accorciare. La tentazione è proprio questa, ma con Gesù possiamo superarla e vivere anche il deserto con forza e pace.

Giovanni don

6 comments

  1. Sì, sembra proprio che non sappiamo vivere senza stare contro qualcuno. La vera sfida è riuscire a stare “con” e non “contro”. Stare con Dio è già una vittoria sul bisogno o sulla tentazione di bastare a noi stessi!

  2. La prima “lotta”, anzi la prima “guerra” è quella interiore…riuscire a cambiare qualcosa di me, diventare più docile, imparare a rinunciare a qualcosa anche di apparentemente molto piccolo… per l’Altro … dove finisco io….comincia l’altro e l’Altro…quando faccio “forza” su di me mi amo, ma non da sola….a volte ho proprio bisogno di aiuto….sapere di non essere mai sola è fondamentale…fare memoria di una storia comune e che ogni giorno si ripete nella mia storia se io glielo permetto è fondamentale…pregare gli uni per gli altri è fondamentale
    Buona settimana

  3. LA VITA E’ IL PIU’ BEL DONO CHE IL SIGNORE ABBIA POTUTO DARE A CIASCUNO DI NOI E BISOGNA LOTTARE CON LE UNGHIE E CON I DENTI, ATTIMO DOPO ATTIMO,MOMENTO DOPO MOMENTO PER PRESERVARLA E FARLA RESTARE BELLA, FRESCA INTATTA COME AL MOMENTO IN CUI CI E’ STATA REGALATA E BISOGNA FARE DEL TUTTO PER ARRICCHIRLA DI ENTUSIASMO E VOGLIA DI CONTINUARE A VIVERE NONOSTANTE TUTTO……NONOSTANTE I MOMENTI DI DESERTO, DI FRAGILITA’, DI ANGOSCIA DOVUTI A STATI D’ANIMO, A FATTI SPIACEVOLI CHE CI ACCADONO, A DELUSIONI.TUTTE QUESTE COSE POSSONO ESSERE CONSIDERATE “TENTAZIONI” CHE CI VORREBBERO INDURRE A DIRE:” LA VITA NON VALE LA PENA VIVERLA, CI ARRECA MOLTE AMAREZZE E DISPIACERI E POCHE GIOIE”. A VOLTE PRESI DALLO SCORAGGIAMENTO CI LASCIAMO ANDARE CON FRASI DEL TIPO ” LA VITA E’ UNO SCHIFO”.SE VOI AVESTE RICEVUTO UN BRILLANTE DI GROSSA CARATURA,LUMINOSO SPLENDENTE, DIRESTE MAI CHE E’ UNO SCHIFO QUANDO PASSATI ALCUNI ANNI L’INCASTONATURA SI E’ UN PO’ ANNERITA E GRAFFIATA PER L’USURA? IO PENSO DI NO PERCHE’ ANCHE SE UN PO’ SCIUPATO CONSERVA SEMPRE LA BRILLANTEZZA E LA LUMINOSITA’ CHE GLI APPARTIENE E LO RENDE UNICO.ALLORA CERCHIAMO DI VEDERE LA VITA COME UN DONO PREZIOSO, IL PIU’ BELLO CHE CI E’ STATO FATTO DAL NOSTRO BUON DIO E NON SOLO. INFATTI CI HA DATO ANCHE UNA GARANZIA CHE ATTESTA LA SUA CONTINUA PRESENZA NELLA NOSTRA VITA, SPECIE NEI MOMENTI DI DESERTO, DI DISPERAZIONE PROFONDA QUANDO PROPRIO LA NOSTRA VITA SEMBRA FINITA “LUI” E’ SEMPRE LI’ PRONTO AD INCORAGGIARCI, A CONSOLARCI A PRENDERCI PER MANO. E’ LI’ PER DARCI UNA CERTEZZA DEL SUO AMORE PER CIASCUNO DI NOI, BASTA ALLONTANARE DALLE TENTAZIONI DEL MONDO IL NOSTRO CUORE E RIPROGRAMMARLO SULLA STESSA FREQUENZA DEL SIGNORE CHE CI PARLA,CI DICE, CI CHIEDE E I NOSTRI DESERTI NON SOLO SVANIRANNO MA FIORIRANNO IRRIGATI DALLA SUA ACQUA VIVA. SE IN QUESTO MOMENTO DI DESERTO MOLTO TRISTE E DOLOROSO DELLA MIA VITA NON AVESSI AVUTO “LUI” CON ME………HO PAURA AL SOLO PENSIERO DI COSA MI AVREBBE FATTO L’ALTRO DEL PIANO DI SOTTO APPROFITTANDO DELLA MIA FRAGILITA’ DELLA MIA DEBOLEZZA. NOI ABBIAMO UN VANTAGGIO: NEI NOSTRI MOMENTI BUI ABBIAMO DALLA NOSTRA PARTE UN PADRE POTENTE CHE LOTTA INSIEME A NOI SE GLIENE DIAMO IL PERMESSO E CON “LUI” NEL CUORE, VI ASSICURO, SI ESCE SEMPRE VITTORIOSI DA OGNI BATTAGLIA DELLA VITA.E ALLORA VERAMENTE BUONA VITA A TUTTI.

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