chi sono…

don Giovanni Berti

per contattarmi personalmente scrivete a
giovanni@gioba.it

classe 1967
prete della diocesi di Verona dal 1993

a chi mi chiede se ho fatto qualche scuola di disegno rispondo di no…
…ma è vero che a scuola ho disegnato sempre molto.
Un modo per sopravvivere alle lezioni più noiose…

LE VIGNETTE

Fin da piccolo mi sono dilettato a disegnare..
Era un modo per giocare con la fantasia e crearmi un mio mondo fantastico…
Durante il liceo ho iniziato a fare qualche piccola caricatura ad insegnanti e compagni di classe. Poi pian piano mi sono messo a disegnare semplici vignette sulla vita di classe e sugli stessi professori.
Anche durante i 7 anni di seminario, dove sono entrato a 19 anni, ho continuato a far vignette sulla vita di comunità  e sui docenti di teologia.
Diventato prete non ho smesso di mettere su foglio di carta i miei sorrisi, pensando a situazioni più o meno buffe che possono nascere nella vita di Chiesa. Anche le pagine del Vangelo sono fonte di ispirazione, non per banalizzare il messaggio che contengono, ma al contrario per cogliere la potenza di gioia che è nascosta nella storia di Gesù…

PER SAPERNE DI PIU’SU DI ME

LA MATITA CHE GRAFFIA
di Alessandro Berti
(dal sito “ilbussolenghese.it 8 giugno 2007)

Rimandiamo al tuo sito, www.gioba.it, per le informazioni personali e per la presentazione. Quello che ti voglio chiedere subito è se ti ispira più la vita quotidiana o i testi sacri?
Ti rispondo con una immagine. Io sono miope e senza occhiali non potrei fare neanche due passi senza andare a sbattere! Come tutti quelli che portano gli occhiali, quando guardo le cose so che sono le lenti che mi permettono di vedere quel che mi sta attorno grazie alla loro giusta curvatura… Così è con il Vangelo. Cerco di “indossarlo” sempre nella mente e nel cuore e così guardare quel che mi circonda in modo più profondo e chiaro. So che se tengo “addosso” il Vangelo la visione che avrò della realtà  sarà  più vera e attenta. Ti posso assicurare che dopo che ho letto un brano del Vangelo che materialmente è stato scritto 2000 anni fa, quello che mi capita attorno, anche se apparentemente non c’entra nulla, lo vedo in modo diverso e allora mi vengono idee su cosa dire e disegnare…

Partendo dai Testi Sacri ricordi eventi sepolti nella memoria di ciascuno e li riattualizzi nel presente. Se dovessi consigliare a un giovane di leggere il Vangelo, quale parte gli suggeriresti per iniziare?
Credo che un consiglio sia buono quando è personalizzato a una persona concreta con la sua storia e carattere concreti. A volte mi capita di dire a un giovane di leggere questo o quel passo del vangelo in risposta alla sua domanda particolare o al suo dubbio di quel momento… Credo che un buon modo per iniziare a leggere la Bibbia sia proprio partire dalla storia di Gesù come è raccontata nei 4 Vangeli. A mio parere le parti più immediate sono quelle che raccontato come Gesù incontra le persone e quello che fa con loro e per loro. A un giovane che legge il Vangelo, consiglierei di cercare questi incontri di Gesù (come per esempio quello con Zaccheo in Luca cap.19), provando a immedesimarsi in un primo momento con il personaggio che Gesù incontra e vedere cosa il Maestro fa con lui e per lui. Poi si può provare a immedesimarsi con Gesù stesso. E’ bello scoprire come il Vangelo aiuta a rendere la propria vita più aperta e bella. Se tutti avessimo lo stile di Gesù con le persone, non ci sarebbero odi, rancori e guerre con nessuno!

Anche in Arancia meccanica di Stanley Kubrick, il giovane protagonista trae ispirazione per le sue visioni dalle Sacre scritture. Il tuo processo creativo come funziona?
Beh, con le mie creazioni spero di avere esiti meno sanguinolenti rispetto al film di Kubrick! Prima di tutto leggo il Vangelo della domenica e cerco di cogliere qualche messaggio. La mia intenzione non è ridicolizzare le parole di Gesù e i suoi insegnamenti, ma al contrario è di far emergere la bellezza di quello che secondo me è ancora estremamente attuale. Quando ho colto qualche messaggio che secondo me è giusto sottolineare, allora penso a un modo buffo di esprimerlo attraverso un disegno e una battuta. A volte ci sono anche eventi della cronaca o della vita della chiesa che mi ispirano qualcosa di divertente per poi trasformalo in vignetta. Ma cerco sempre che abbia un riferimento al Vangelo.

Uno dei lati della tua “opera”, è che riesci a far (ri)conoscere gli eventi raccontati nei testi sacri. E’ una forma di catechesi anche questa?
La catechesi deve aiutare ad avvicinare la vita agli insegnamenti della fede. E ci sono vari metodi per fare questo. Oggi si dice molto che la catechesi dovrebbe superare il metodo scolastico che rischia di dare molte nozioni teoriche ma di non scalda il cuore e non avvicina la fede alla vita. Se attraverso un sorriso e un disegno aiuto qualcuno a pensare al Vangelo e alla propria vita, allora sono contento e penso di dare un piccolo contributo alla sua crescita di fede.

Secondo te, quale aspetto del comico è più appropriato per le tue vignette: l’ironia, il sarcasmo, la satira o l’umorismo?
Non saprei… tu che pensi? Con le mie vignette spero di far sorridere e nello stesso tempo riflettere. Magari a volte faccio solo riflettere e poco ridere, a volte il contrario. Nella mia intenzione c’è quello di prender un po’ in giro certi aspetti della vita della chiesa che appaiono talvolta rigidi e poco vicini alla vita di oggi (come per esempio le messe che a volte sono noiose o la tentazione sempre presente di attaccamento al denaro e al potere). A volte c’è l’intenzione di sottolineare un insegnamento del Vangelo che ritengo importante attraverso l’umorismo e il paradosso (per esempio come quando Maria riceve l’annunciazione via sms… eheh)

Hai mai pensato di illustrare a tuo modo il Vangelo?
Mi piacerebbe molto come idea quella di fare un vangelo illustrato. Ma mi rendo conto che ci vorrebbe un sacco di tempo e anche una tecnica che dovrei esercitare. Comunque se dovessi fare questo lavoro, non farei disegni seriosi, ma al contrario divertenti e allegri. Ho in mente diverse pubblicazioni sulla Bibbia che hanno illustrazioni divertentissime che non snaturano il messaggio, ma al contrario ne accendono la forza di gioia che è il cuore del messaggio biblico!

Difficile trovare un modello di riferimento, il tuo tratto del disegno è molto personale, tuttavia ammiri qualche vignettista famoso?
Non ho disegnatori e fumettisti particolari ai quali ispirarmi. Forse dovrei farlo per migliorare la tecnica, ma ci sono alcuni fumetti che sono davvero la mia passione sia per lo stile che per il contenuto. I primi tra tutti sono i Peanuts di Charles Schultz. Trovo che le strisce con Charlie Brown, Linus, Snoopy, Sally e Lucy, fanno sorridere in modo profondo e serissimo. Non sono semplici vignette fini a se stesse, ma hanno uno sguardo sulla vita molto intelligente. Con pochi tratti e battute fulminanti Schultz è capace di far riflettere. Ed è quello che in fondo in fondo vorrei fare anch io con i miei disegni…