nessuno è contro

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DOMENICA 27 settembre 2009

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perchè non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perchè non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà  da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perchè siete di Cristo, in verità  io vi dico, non perderà  la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà  uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anzichè con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anzichè con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anzichè con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
(dal Vangelo di Marco 9,38-48)

Ci sono parole di Gesù che noi cristiani spesso diamo l’impressione di aver dimenticato o addirittura stravolto.
Mi riferisco in particolare alle parole contenute in questo passo del Vangelo di Marco, quando Gesù dice: “chi non è contro di noi è per noi…”.
Come spesso accade accostando la nostra vita con il Vangelo, anche qui siamo chiamati a rivedere il nostro modo di impostare la vita e le relazioni, sia dentro la comunità  cristiana che nel mondo.
Chi non è contro… è per noi.
Anche se uno ha modi diversi, abitudini diverse… anche chi non fa le stesse nostre scelte di vita… anche chi ha scelto addirittura un modo diverso di credere e di vivere la propria fede… se non è contro di noi è “per noi”, cioè dalla stessa parte, e compie la nostra stessa missione.
Siamo così abituati a definire chi sta dentro e chi fuori, chi è come noi e chi non è come noi, che alla fine costruiamo una Chiesa fatta di muri alti e di continui cartelli di divieti e regole.
Se non sei “in questo modo”, se non hai la nostra tradizione, se non hai lo stesso linguaggio, le stesse abitudini… allora sei fuori e non sei dei nostri, sei contro di noi!
Questo succede nella Chiesa, ma succede anche nella vita sociale, nei gruppi di amici e in tutte le realtà  che ci vedono insieme come uomini.
Gesù pensa diversamente. Ai suoi discepoli che vorrebbero l’esclusiva di essere i veri e unici rappresentanti del maestro, Gesù risponde allargando i confini del gruppo. Non sono le uniformi, non sono gli stessi comportamenti esteriori, non sono le tradizioni consolidate che dicono chi è con Gesù e chi contro. L’unico criterio di appartenenza al gruppo di amici e discepoli di Gesù sembra esser solamente la carità  e il non esser apertamente contro.
Se uno fa un gesto di carità , anche piccolo come dare un bicchiere d’acqua, nello spirito di Gesù (“nel mio nome”), anche se non si riconosce apertamente come cristiano, anche se non frequenta l’incontro domenicale dei cristiani, anche se ha scelte di vita diverse e lontane dal comune… anche lui è un discepolo e collabora alla causa comune di fare del mondo il Regno di Dio.

    Allora tutto è relativo? Allora che serve andare a messa la domenica se poi anche chi non ci va fa parte del gruppo degli amici di Gesù? Se basta un bicchier d’acqua per ricevere una ricompensa divina, allora che cosa serve sacrificarsi con rinunce e penitenze?
    Non so se sono queste le domande che nascono ascoltando la mia riflessione… A me è venuto di pormi questi interrogativi, pensando a questo orizzonte così largo che il Vangelo mi mette davanti.
    Penso che è proprio frequentando assiduamente la Parola di Dio e vivendo il più possibile la vita nella Chiesa,che imparo ad allargare il mio cuore e a demolire tutti i muri e cancelli che umanamente sono continuamente tentato di alzare. Come esseri umani, lo vediamo ogni giorno in ogni angolo della terra, abbiamo l’inclinazione di separare, distinguere e giudicare “chi è dentro, chi è fuori”, “chi è come noi, chi è contro di noi”… E’ una tendenza umana che nei secoli ha sempre prodotto contrapposizioni e guerre.
    La fede profonda e l’ascolto vero delle parole di Gesù, mi portano invece a liberarmi di queste tentazioni e a vincerle. Proprio perchè sono amico intimo di Gesù e vicino a lui, imparo ad allargare il cuore e a vedere amici Suoi ovunque. Proprio perchè sono cristiano non guardo al mondo come qualcosa da cui difendermi in continuazione, ma vedo il mondo come un luogo pieno di possibili amici e fratelli.


Giovanni don

11 comments

  1. Nello stesso brano del Vangelo troviamo “Chi non è contro di noi è per noi” e hai soffermato la tua riflessione su questo . Riflessione molto bella e profonda.
    Però c’è anche:
    1) Se la tua mano ti dà scandalo (peccati) tagliala: se il tuo occhio ti dà scandalo cavalo ecc..
    E’ meglio entrare nel Regno senza mani guerci ecc che restarne fuori:
    quindi l’obbiettivo è sempre la salvezza eterna, non la fratellanza universale, tutt’al più questo può essere un mezzo, un metodo, non il fine. Il dentro e fuori, il con noi o contro di noi c’è anche nel giudizio finale.
    Tutto sta a capire cosa bisogna fare per essere con Gesù: e Gesù stesso lo dice al giovane ricco:
    1) Osserva le leggi (magistero e preghiera) e i Comandamenti Prima indicazione
    2) vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri Seconda indicazione

  2. @lorenzo
    credo però che nella tua, in gran parte giusta, osservazione, manchi la cosa fondamentale: …E SEGUIMI.

    Non credo sia la regola o le regole a fare i cristiani, ma la sequela a Cristo, la vicinanza a lui, non per dovere, ma per amore.

    Portare le rose alla mia ragazza è una buona regola per farla contenta, ma se non la amo servono a poco.

  3. Proprio perchè sono cristiano non guardo al mondo come qualcosa da cui difendermi in continuazione, ma vedo il mondo come un luogo pieno di possibili amici e fratelli.

    mi piace….che bello se tutti ragionassero così, il mondo sarebbe felice e sorriderebbe sempre anche nelle difficoltà …si, si….mi piace
    domani mattina comincio da qui
    buona vita a tutti

    (che senso avrebbe salvarsi da soli….sai che noia, il paradiso io lo immagino pieno pieno)

  4. Ah …. L’Amore ! Ah … quanto bel sentimentalismo !
    Ah ….. che bellezza questo bel mondo da Mulino Bianco !
    Tutto basato sul sentire: da una parte una Fede che si alimenta nel sentimento e che necessariamente deve essere contrapposta alla vecchia vuota barbosa pratica religiosa fatta di regole e funzioni …
    Non capisco perchè queste cose non possano coesistere; perchè non si possa trovare gioia e amore fraterno nell’osservare regole.
    Le regole e i precetti sono per il bene dell’uomo non sono negative; non soffocano niente. Nell’osservanza dei comandamenti e dei precetti c’è ordine e gioia. L’uomo è un essere ordinato al bene e orientato verso Dio.
    Nel disordine e nella “libertà ” soggettiva c’è spesso l’insidia di perdere la bussola

  5. Fede e religione… mi sembra che i richiami che ci facciamo l’un l’altro all’aderenza al Vangelo stiano nel territorio della fede. Poi la religione, che è l’espressione sociale della fede, fa il suo corso: le pratiche, le regole, ecc
    e io capisco che per tante persone le regole significhino sicurezza, disciplina e senso di ordine. Tutti, credo, cerchiamo di darci regole, ma a un certo punto le possiamo anche considerare nulla, come ha fatto S. Paolo: egli era un fedele osservante di tutte le prescrizioni della Torah e delle tradizioni ebraiche, ma, dopo aver incontrato Gesù, “queste cose che per me erano guadagni – scrive nella Lettera ai Filippesi – io le ho considerate una perdita a motivo di Cristo”. “Per lui – aggiunge – ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui” (cfr 3,7-9)
    La Chiesa e le tradizioni ci fanno da guida, ma il nostro sguardo è per prima cosa su Cristo, credo.

  6. Grazie Giovanni don 😉 per la tua bella riflessione…rispecchia proprio quello che sento nel mio cuore.
    Per quanto riguarda le regole…io credo che, riallacciandosi anche al discorso di Don Giovanni, l’importante sia non danneggiare nè se stessi nè gli altri, agendo secondo ciò che si sente nel cuore…le regole senz’altro aiutano a mantenere una certa “rotta”!L’importante in tutte le cose, regole comprese, credo sia non assolutizzare. Perchè farlo comporta la perdita di flessibilità , la quale secondo me è una delle caratteristiche distintive dei cristiani. Essa infatti risppecchia in concreto la capacità di saper tollerare l’imprevisto, il diverso che ci dovrebbe caratterizzare.
    Un grazie di cuore a tutti quelli che ogni giorno si mettono sulla strada di Gesù, che mi fanno sentire meno sola!
    Buona domenica a tuttiiiiiiii 🙂

  7. “Penso che è proprio frequentando assiduamente la Parola di Dio e vivendo il più possibile la vita nella Chiesa,che imparo ad allargare il mio cuore e a demolire tutti i muri e cancelli che umanamente sono continuamente tentato di alzare.”
    Mi hanno colpito queste parole. Frequentare la Parola di Dio, vivere la vita nella Chiesa, non è un obbligo… è un bisogno.

  8. Penso a quanti bei esempi che abbiamo noi, Cattolici, nella nostra tradizione.
    Quanti hanno sempre allargato il loro cuore demolendo mille confini e sempre rimanendo innamorati della Parola e della Liturgia. Penso a Padre Damiano che non ha avuto paura di curare e amare i lebbrosi, a San Camillo che ha dato la sua vita per gli incurabili, a Madre Teresa che raccoglieva i moribondi dalle strade, a San Vincenzo de’ Paoli, e a quanti ma tantissimi altri che nei secoli hanno dato l’esempio di cosa vuol dire essere Cattolico, seguace di Cristo.
    La nostra tradizione è piena di persone che sono andate in tutto il mondo a portare il loro Amore (Cristo) alle genti lontane e a dare il buon esempio e … se lo hanno potuto fare loro, in tempi difficili, non possiamo farlo noi con la gente che ora è intorno a noi? …

  9. E’ una verità grande la parola diGESU’ in questo vangelo e l’insegnamento che ci vuole dare l’ho sentito forte. Ho recepito questo messaggio:EVITATE DI PRATICARE RAZZISMO RELIGIOSO. Si perchè per me le forme di razzismo possono essere tante.E’ razzismo non solo discriuminare una persona per il colore della pelle diverso ma lo è anche discriminarla per l’appartenenza a gruppi diversi politici, lo è anche perchè gruppi hanno usi, costumi, ideali diversi , può diventare una forma di razzismo anche l’appartenere ad una religione diversa. Tutto ciò che ci porta a discriminare, ci porta alla divisione, all’allontanamento, alla separazione. La divisione ci allontana da Gesu’ che è invece unione, comprensione, condivisione, amore, accettazione del diverso sotto ogni aspetto. Se permettessimo a questa consapevolezza di illuminare i nostri cuori e le nostre menti,non ci sarebbero più capi di stato che dichiarerebbero guerre ad altre nazioni per appropriarsi di strisce di terre e salvaguardare la potenza economica del proprio paese a discapito di altre,non ci sarebbero più giovani che sacrificano la loro vita per guerre sensa senso in terre straniere,non ci sarebbero più attentati non ci sarebbero più spargimenti di sangue inutili, non ci sarebbero,,,,,,,,,,,,,lascio a voi aggiungere altri misfatti che l’uomo può commettere quando fa un uso non appropriato della propria intelligenza donatagli per amare il prossimo eil mondo intero e non per distruggere per odio,egoismo, sopraffazione.Se regnasse l’amore,il rispetto degli altri,la condivisione,il mondo sarebbe cosi’ bello da assomigliare al PARADISO.Bye, BYe

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