non c’è fede senza festa

Non c’è fede senza festa. Maria prima che madre è donna di fede, che vede quello che manca anche oggi nelle nostre chiese e nel mondo. Manca il vino della gioia e della speranza. E proprio lei ci invita a fare quello che Gesù ci indica perché nelle nostre comunità si viva come una festa di nozze e non come un funerale. (DOMENICA 16 gennaio 2022 II tempo ordinario C)

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le parole più belle

“Ti amo” sono le due parole più belle che umanamente donano forza e fanno crescere. “Ti amo” è quello che Gesù sente da Dio Padre proprio mentre si immerge nella storia umana con tutti i suoi limiti e contraddizioni. “Ti amo” è quello che il nostro cuore sente il giorno del nostro Battesimo che ci immerge nell’Amore di Dio (DOMENICA 9 gennaio 2022, Battesimo del Signore)

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il dono che arrichisce

A Betlemme Dio apre lo scrigno dei cielo e dona se stesso nel bambino Gesù e i Magi aprono gli scrigni portati da una terra lontana e donano i loro tesori. Donare non impoverisce ma arricchisce chi dona e chi riceve. Solo a Gerusalemme, nel ricco palazzo del potente e pauroso Erode e nei colti circoli religiosi di sacerdoti e scribi, c’è una povertà assoluta… (giovedì 6 gennaio 2022 Epifania del Signore)

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Mine vaganti

Giovanni il Battista, che nella storia di Gesù appare come voce scomoda nel panorama del mondo religioso e civile di allora, è come una “mina vagante”, che con voce sicura e forte non si lascia ingabbiare dalla religione del tempo e nemmeno dal potere politico. (commento al Vangelo di Domenica 12 dicembre 2021)

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Dio che buca le montagne

È questo quello che profetizza Isaia quando parla dell’opera di Dio che per primo vuole “accorciare” le distanze tra Lui e l’umanità e “facilitare” il percorso tra il Suo cuore e il cuore dell’umanità. È Dio stesso che per primo prepara la sua strada perché l’uomo non lo avverta troppo distante e non si perda nei drammi della storia e nei suoi drammi personali. (Commento al Vangelo di Domenica 5 dicembre 2021)

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Bla bla bla

Chissà , se già  ci fossero stati i fumetti o la canzone di Mina, Gesù forse avrebbe anche lui usato l’espressione “bla bla bla” o “parole soltanto parole…” per indicare il fare religioso dei suoi contemporanei, specialmente i più religiosi che amavano farsi vedere in atteggiamenti religiosi e ostentano lunghe preghiere ma poi la loro vita concreta erano dall’altra parte e non in linea a quel che dicevano

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ciechi tutti

Siamo ciechi anche se ci vediamo bene fisicamente, perché non vediamo chi ci sta accanto o lo vediamo solo fuori e non quello che ha dentro. Non vediamo e mendichiamo felicità  e amore senza accorgerci che sono lì davanti a noi, nel fratello e sorella che cercano anche loro la felicità  e il nostro amore

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tra voi non è così

DOMENICA 17 ottobre 2021 XXIX anno B In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo,

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